Storia dei sotterranei di Parigi
Dal primo capitolo di "Parigi Sotterranea"
Cosa c'è sotto a Parigi?
La storia dell'uomo è ricca di testimonianze ancora vive e preservate del passato, ma necessariamente queste sono destinate a scomparire: tempo e obbiettivi della società sono proiettati verso il futuro. In questo senso Parigi appare diversa rispetto alle grandi città che, crescendo, hanno dovuto far piazza pulita della loro antica topografia e spesso di quanto vi fosse storicamente collegato. Parigi ha dimenticato, o meglio, ha potuto dimenticare, il suo sottosuolo. La direzione della crescita è andata in altezza ed in estensione e solo parzialmente verso il basso. Ha costruito nuovi palazzi e nuovi monumenti sopra agli antichi, ha aperto nuovi boulevards tra le vecchie strade e ha costruito la metropolitana ad una profondità relativamente limitata.
Il disinteresse verso gli strati più profondi del suo sottosuolo ha consentito di preservali, al contrario di quanto invece c'era in superficie, che è stato completamente trasformato.
Il sottosuolo più profondo è servito così a ripulire la città dai suoi antichi morti: dal XVIII secolo oltre 6 milioni di individui sono stati trasportati nei sotterranei e i morti dei vari massacri che la storia di Parigi ha prodotto hanno anch'essi trovato un posto discreto, dove non disturbare l'opinione pubblica: anciens e nouveau régimes si sono così tacitamente ritrovati.
Questi sotterranei sono diventati il subconscio cittadino. Una grande pattumiera morale e storica in cui, assieme ai morti, gettare anche gli estremismi opposti perché fossero dimenticati, abbandonati e consentire ai vivi di proseguire. Il sottosuolo ha così conservato traccia del passato che solo l'attento esploratore può ancora leggere.
Nei numerosi periodi tumultuosi che Parigi ha vissuto nel corso della sua storia, molte volte le gallerie sono state lo scenario di traffichi illeciti, il nascondiglio o le vie di comunicazione di sette e società segrete, volutamente o inconsciamente protette dal timore e dalla superstizione popolare. Le circostanze e la loro morfologia hanno così permesso che queste antiche cave di pietra calcaree siano rimaste inalterate fino ad oggi, dandoci l'unica e straordinaria possibilità di decifrare e scoprire qualcosa che è spesso inaccessibile e del tutto inafferrabile: la storia.
Queste misteriose gallerie sono però affette da una malattia secolare: se per più di mille anni le catacombe sono state dimenticate perché relativamente prive d'interesse, periodicamente una parte delle gallerie viene affogata dal cemento, indispensabile a consolidare qualche nuovo edificio che deve essere costruito in superficie. Negli anni '80 il progetto "Laser" voluto dall'allora sindaco di Parigi, Chirac, avrebbe dovuto far passare l'autostrada e la ferrovia sotto alla città ad una profondità che avrebbe imposto la distruzione di gran parte degli antichi sotterranei. Quel progetto fu sospeso, ma la spada di Damocle dello sviluppo della modernità pende sempre sulle Catacombe di Parigi.
Infatti il lavoro dell'Inspection Générale des Carrières continua. Ogni anno una parte delle gallerie sparisce irrimediabilmente nel cemento. Tutto ciò rende la loro visita, oltre che clandestina, sempre più difficile e avventurosa.
Il fatto che l'accesso nelle antiche cave di pietra sotterranee sia categoricamente vietato ha impedito il loro studio ai più. Nessuna troupe televisiva, conferenziere, storico, archeologo, insomma praticamente nessun studioso ottiene il permesso di scendere e percorrere le centinaia di chilometri di sotterranei della rete non ufficiale delle catacombe. Presto non rimarranno che i libri, le foto e le riprese clandestine per illustrare i sotterranei di Parigi.
...continua